Descrizione
Dalla piazza della città si percorre la strada a senso unico che porta a Uggiano e Minervino. Dopo circa 300 metri ci troviamo di fronte ad un bivio e frontalmente avremo la cripta.
Alla fine degli anni '80, durante un intervento di restauro, vi fu l'imprevisto rinvenimento di numerose sepolture, tutte ormai violate e prive di resti mortali e/o corredi funerali di qualsiasi tipo, costituente una vera necropoli, scavata nel banco tufaceo. Tale rinvenimento e l'assenza di sufficienti risorse economiche imposero la scelta di provvedere ad una copertura provvisoria per proteggere dagli agenti atmosferici il banco tufaceo della cripta e della necropoli.
La cripta è ricavata dalla roccia e si sviluppa sotto il piano terraneo stradale. La pianta è a tre navate divise da quattro pilastri che terminano con tre absidi. La zona absidale è sopraelevata e presenta un iconostasi. L’orientamento è secondo l’asse est ovest con gli absidi rivolti ad oriente.
L'elemento iconostatico è in pietra, presumibilmente affrescato in origine. Su tutte le pareti sono presenti tracce di affreschi che fanno ritenere che la cripta fosse particolarmente ricca di icone religiose.
Nell’abside centrale è presente un affresco raffigurante la Madonna con due angeli ai lati. Le volte sono scolpite in maniera tale da simulare una cupola, ora un soffitto in legno a cassettoni. Tutti gli elementi architettonici non hanno nessuna funzione strutturale in quanto le caratteristiche della pietra calcarea fanno sì che la struttura stia perfettamente in piedi senza di esse.
La cripta è stata concepita in modo da creare particolari effetti di luce al tramonto. Difatti il sole penetra nella struttura illuminando l’altare centrale creando effetti particolarmente suggestivi.